I saggi di questo volume esplorano la complessità politica, sociale e culturale del rapporto Stati Uniti-Cuba tra Otto e Novecento: esuli cubani che dagli Stati Uniti forgiarono l'indipendenza del loro paese
la profonda trasformazione della società cubana durante l'occupazione militare statunitense del 1898-1902
le alleanze ed i conflitti tra femminismo nordamericano e cubano, tra l'identità razziale afroamericana e quella nazionale cubana. Al centro del rapporto l'intervento militare statunitense del 1898, percepito dall'Europa di allora come "guerra tra civiltà" e l'eredità del pensiero di José Marti. The essays in this book explore the political, social and cultural complexity of the relations between the United States and Cuba in the nineteenth and twentieth centuries. They address aspects ranging from the Cuban exiles who from the States forged the independence of their homeland, the profound transformation of Cuban society during the American military occupation of 1898-1902, the coalitions and the conflicts between North American and Cuban feminism, and between the Afro-American racial identity and the Cuban national identity. At the crux of this relationship is the American military intervention of 1898, perceived in Europe at the time as a "war between civilisations", and the legacy of the thought of José Martí.