Disasters have always been a key theme in artistic creation and visual language, as confirmed by the prevalence and persistence of images depicting the unleashing of the forces of nature and their consequences on cities and the landscape. In particular, volcanoes, the dispensers of death and desolation but also of sublime scenes, have constantly inspired painters and engravers, also soliciting the curiosity of those who wished to understand how flames, ash, and fiery stones could pour from the bowels of the earth. In the early modern age, the reactivation of volcanoes in the Phlegraean and Vesuvian areas, after long centuries of dormancy, marked the beginning of a new interest among European readers in the phenomena they produced. Having sensed that new spaces were opening up in the publishing market, both local and international, many bookseller-printers began to publish a large number of tales, treatises, collections of verse and pictures relating to eruptions, which were going to satisfy the tastes and interests of a varied public composed of naturalists, archaeologists, scholars, cultured and wealthy travelers who covered the Italian peninsula in the course of their grand tour, but also of more modest onlookers. On such varied production this volume, arising from the exhibition Eruzioni di carta. Four Centuries of Volcanoes in Print, offers multiple points of view through a body of works dating from the second half of the 16th to the early 20th century.I disastri sono da sempre un tema fondamentale nella creazione artistica e nel linguaggio visivo, come confermano la diffusione e la persistenza di immagini che ritraggono lo scatenamento delle forze della natura e le loro conseguenze sulle città e sul paesaggio. In particolare, i vulcani, dispensatori di morte e desolazione ma anche di scene sublimi, hanno costantemente ispirato pittori e incisori, sollecitando inoltre la curiosità di chi intendeva comprendere come dalle viscere della terra potessero fuoriuscire fiamme, ceneri e pietre infuocate. All'inizio dell'età moderna il riattivarsi dei vulcani nell'area flegrea e vesuviana, dopo lunghi secoli di quiescenza, segnò l'inizio di un nuovo interesse dei lettori europei verso i fenomeni da essi prodotti. Avendo intuito che si aprivano nuovi spazi nel mercato editoriale, tanto locale quanto internazionale, molti librai-stampatori cominciarono a pubblicare una gran quantità di racconti, di trattati, di raccolte di versi e di immagini relativi alle eruzioni, che andavano a soddisfare i gusti e gli interessi di un variegato pubblico composto da naturalisti, archeologi, eruditi, da colti e ricchi viaggiatori che percorrevano la penisola italiana nel corso del loro grand tour, ma anche da più modesti curiosi. Su tale variegata produzione questo volume, scaturito dalla mostra Eruzioni di carta. Quattro secoli di stampa sui vulcani, offre molteplici punti di vista, attraverso un corpus di opere databili dalla seconda metà del XVI agli inizi del XX secolo.